Assegno unico 2022. Erogazione da metà marzo

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Assegno unico 2022. Erogazione da metà marzo

Dal 1° marzo 2022 entra in vigore l’Assegno unico universale per i figli a carico e l’Inps ha reso disponibile sul proprio sito la domanda on line.

Questa sarà implementata con alcune funzioni. Ad esempio: dalla seconda metà del mese di gennaio sarà possibile indicare nella domanda che l’altro genitore non è in possesso di codice fiscale in quanto cittadino straniero; a breve sarà possibile presentare domanda anche dopo che il figlio è diventato maggiorenne, specificando che si richiede l’Assegno solo per il periodo in cui il figlio era minorenne.

Per il 2022, la domanda può essere effettuata entro il 30 giugno 2022, con il riconoscimento di tutti gli arretrati da marzo.

Tre le cose necessarie per l’Assegno

Un comunicato stampa del 31 gennaio 2022, l’Inps ricorda cos’è necessario per ricevere l’Assegno.

1. Il titolare del conto corrente identificato dal codice IBAN specificato nella domanda deve essere il richiedente dell’Assegno unico.

L’Inps non potrà accreditare l’Assegno sul conto corrente di una persona differente da chi presenta la domanda.

È possibile comunque chiedere l’accredito dell’AUU su un conto corrente cointestato al beneficiario che ha presentato la domanda.

Non è sufficiente essere delegati alla riscossione.

2. Il codice fiscale del richiedente deve corrispondente esattamente a quello che risulta all’Istituto di Credito come codice fiscale del titolare del conto corrente su cui si chiede l’accredito.

3. Il conto corrente su cui si chiede l’accredito dell’assegno unico deve essere effettivamente attivo e correttamente intestato (o cointestato) al richiedente la prestazione.

Le Faq aggiornate

Tra le Faq aggiornate al 26 gennaio 2022 importanti chiarimenti:

  • l’importo dell’Assegno unico non concorre alla formazione del reddito ai fini IRPEF, in quanto esente;
  • la domanda va presentata dopo la nascita, quindi solo quando è stato attribuito al minore il codice fiscale, ma decorre dal settimo mese di gravidanza;
  • se ci si accorge di aver commesso un errore nella compilazione della domanda, è possibile cliccare su “Rinuncia”, facendo attenzione a scegliere come motivazione “errore di compilazione” e non “rinuncia alla prestazione”, in questo modo è possibile poi inserire una nuova domanda corretta.

Prestazioni incompatibili

Sono incompatibili con l’AUU: il Premio alla nascita (Bonus mamma domani), l’Assegno di natalità (Bonus bebè), gli ANF e le detrazioni per i figli a carico al di sotto dei 21 anni.

Verrà abrogato il Bonus tre figli, mentre rimarranno in vigore la maternità comunale di 1.700 euro e il Bonus nido.

L’AUU è compatibile con il Reddito di Cittadinanza, ma per le mensilità di gennaio e febbraio 2022 i percettori di RdC continuano a ricevere l’integrazione di Assegno temporaneo; l’Assegno unico sarà riconosciuto d’ufficio successivamente, su carta RdC.

Gli altri soggetti che percepiscono l’Assegno temporaneo continueranno a percepirlo fino a febbraio 2022. Per passare all’Assegno unico da marzo 2022, dovranno presentare la domanda, tenendo presente che i pagamenti sono comunque disposti a partire dal mese successivo a quello di presentazione della domanda. Per avere l’Assegno da marzo occorre, quindi, presentare la domanda entro febbraio.

Assegno sganciato dall’ISEE

Se il richiedente, o comunque il nucleo familiare del richiedente, non ha un ISEE valido al momento di presentazione della domanda, l’Assegno sarà calcolato con l’importo minimo previsto dalla normativa.

Per coloro che presentano ISEE successivamente alla domanda, entro il 30 giugno 2022, comunque, verranno riconosciuti gli importi arretrati spettanti, a decorrere dal mese di marzo 2022, in base al valore dell’ISEE presentato.

È obbligatorio comunicare all’Inps eventuali variazioni del nucleo familiare sia attraverso la procedura dell’Assegno unico sia tramite ISEE.

Stati della domanda di Assegno unico universale

Gli stati della domanda sono:

  • “Accolta” (vuol dire tutto OK e può essere messa in pagamento, ma non è detto che sia già stata pagata);
  • “Respinta”;
  • “Decaduta”;
  • “Rinunciata”;
  • “In evidenza alla sede” (vuol dire che c’è qualche problema forse sanabile con un supplemento di istruttoria della sede INPS);
  • “In evidenza al cittadino” (vuol dire che l’utente deve integrare la domanda con della documentazione, indicata nel sistema di gestione).