Creazione di imprese femminili. Aiuti in Gazzetta

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Creazione di imprese femminili. Aiuti in Gazzetta

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 26 del 1.2.2022 il decreto del Ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, del 24 novembre 2021, che integra le risorse a sostegno dell’imprenditoria femminile – nell’ambito degli interventi previsti dall’investimento 1.2 “Creazione di imprese femminili” – con lo stanziamento stabilito dal PNRR.

I termini e le modalità di presentazione delle domande con un prossimo provvedimento ministeriale.

Il decreto incrementa gli aiuti destinati alle donne all’interno di tre misure:

il nuovo Fondo per l’imprenditoria femminile (articolo 1, comma 97, della legge 30 dicembre 2020, n. 178);
la misura Nuove Imprese a Tasso zero, a supporto della creazione di piccole e medie imprese e auto imprenditoria;
la misura Smart&Start, che supporta start-up e PMI innovative.
L’obiettivo è di sostenere le imprese femminili, agevolando la realizzazione di progetti imprenditoriali innovativi, supportando le startup femminili attraverso attività di mentoring, assistenza tecnico-manageriale e misure per la conciliazione vita-lavoro, e creare un clima culturale favorevole che valorizzi l’imprenditorialità femminile attraverso misure di accompagnamento, monitoraggio e campagne di comunicazione.

Creazione di imprese femminili. Conformità
L’ammissibilità al finanziamento dei programmi di investimento e dei piani di impresa presentati nell’ambito delle misure di cui trattasi, è subordinata alla verifica della conformità alle disposizioni nazionali e europee di riferimento e l’accesso alle agevolazioni è valutato sulla base dei seguenti elementi:

a) rispetto del divieto di doppio finanziamento, per cui i programmi e piani di impresa non devono avere ottenuto un finanziamento per gli stessi costi a valere su altri programmi e strumenti dell’Unione europea;

b) rispetto del principio sancito dall’art. 17 del regolamento (UE) 2020/852 di non arrecare un danno significativo (principio DNSH) contro l’ambiente;

c) concorso al raggiungimento dell’obiettivo digitale;

d) conformità alle ulteriori disposizioni nazionali ed europee di riferimento.