Ormai, di Welfare se ne parla ovunque, se ne parla diffusamente e si applica sempre piu’ massicciamente nelle realtà aziendali di ogni ordine e grandezza.

Il Sole 24 ore, in un articolo del 9 ottobre, evidenzia come oggi il Welfare vale 500 milioni di Euro in transazioni effettive,  e che, benchè sia sceso il valore pro capite, di benefit messi a disposizione dei dipendenti, attestato attorno alla cifra di 810,00 €, il consumo, complessivamente si stabilizza e crescono i benefit accessori. Ad oggi, secondo l’osservatorio RWA Consulting, l’82% della popolazione aziendale complessiva è interessata da misure di Welfare con piani Flexible benefit.

Non solo, ma ormai la prassi consolidata è quella di inserire il welfare aziendale anche nei rinnovi dei contratti nazionali. Da gennaio 2018, il contratto ORAFI e ARGENTIERI, prevedi dei bonus da erogare in servizi welfare, con importi crescenti (100, 150 , 200), seguendo la strada tracciata dal ccnl Metalmeccanica Industria.

Il mercato cresce in fretta, e riguarda piani welfare che aggrediscono anche il Premio di Risultato. E ci sono casi in cui, come la Fater, si riconosce un premio maggiore, qualora esso venisse convertito in benefit.

La strada è tracciata e il Welfare comincia ad avere una diffusione forte e radicata. Tocca a noi diffonderne le caratteristiche ed esaltarne i vantaggi.

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